Cos’è per voi la felicità?
Per quanto mi riguarda, potrebbe trovarsi in qualunque forma, anche in quest’ispirazione improvvisa, a causa della quale non mi è stato concesso di incominciare l’articolo in modo migliore di questo, onde evitare di smarrire qualche idea.
Sto sperimentando la felicità in questo preciso istante, mentre alterno saltelli in giro per la casa a frasi battute sulla tastiera, ancora mezza svestita, con il volume al massimo, canticchiando allegramente. Da ciò che vi sto comunicando, la felicità sembrerebbe semplicissima da trovare ma non è proprio così: bisogna saperla cercare bene.
Nel corso dei secoli, tanti, tantissimi intellettuali hanno cercato di inquadrare tale concetto, quello di “felicità”, definendolo quanto meglio potevano, facendo riferimento a questioni di vita quotidiana, risalendo all’essenza dell’uomo, osservando gli antichi e paragonandoli agli uomini moderni. Certamente il parere di questi intellettuali dovrebbe essere perlomeno noto a noi ma non facciamone una regola, qualcosa su cui non si transige.
Per me, la felicità è in una carezza inaspettata, in un bacio da una persona cara, in un sorriso ricambiato, in un ricordo, in una stretta di mano, la felicità è racchiusa nel mare.
Io mi sento bene quando il mio sguardo incrocia quello di un’altra persona a metri di distanza, quando ricevo delle sorprese, quando mi viene chiesto di aiutare qualcuno, quando chiudo gli occhi prima di andare a dormire e rifletto sulla bellezza del mondo che mi circonda, per quanti difetti possano esserci.
Tuttavia, la felicità non dura in eterno: è effimera, è fugace. Non ci si dovrebbe preoccupare di perderla rischiando così di farlo davvero: piuttosto la si dovrebbe acchiappare. Prendetela e tenetela stretta a voi perché non sapete mica quando potrebbe ricapitarvi e con quale intensità.
Sono a conoscenza del fatto che i miei esempi, ad alcuni di voi, potrebbero sembrare lontani anni luce, magari poiché conducete uno stile di vita diverso dal mio. Ciò non vuol dire che non ci siano altri modi per essere felici, anzi: ognuno di noi ha la possibilità di sperimentare il proprio e di custodirlo con cura.
Ancora un aspetto: potreste appellarvi alla mia visione della felicità ritenendo che sia gioia, credendo che io l’abbia confusa e, infatti, ci tengo a scusarmi con voi per non avervi spiegato tutto prima ma rimedio subito. Ho incominciato a parlarvi testimoniando quando scritto con degli episodi ricorrenti nella mia vita e, per quanto essi possano rallegrarmi, ci si potrebbe chiedere: se l’emozione positiva fluisce via dalla nostra anima, non sarebbe meglio definire tale emozione con il termine “gioia”? Ecco, bisogna distinguere le due cose.
La gioia potrebbe coincidere per qualche istante con la felicità ma, dopo pochissimo tempo, la magia potrebbe svanire ed è proprio su tale aspetto che c’è da porre una particolare attenzione. Se non vi rimane nulla del momento vissuto tranne che un ricordo sfocato, allora si trattava di gioia. Invece, se quel momento, per quanto veloce nel tempo, quasi invisibile, lo si ricorda a distanza di giorni, di mesi, sempre con il sorriso sulle labbra, allora sì che si trattava di “felicità”.
Purtroppo non sempre ci si accorge di tale magnifica opportunità. Spesso la facciamo andare via, la incrociamo ma siamo noi a fuggire o, ancora, ce ne rendiamo conto troppo tardi.
La felicità non ha alcun simbolo identificativo, non ci acceca, non la si può notare in due allo stesso identico modo: o la si coglie o non se ne fa nulla ed è un vero peccato in quest’ultimo caso. Se però ci fossimo fatti scappare una possibilità di quelle enormi, niente panico: prima o poi, saremo nuovamente messi alla prova.
Per tutti questi motivi, quando sono giù, quando credo di avere il mondo contro, mi consolo pensando al fatto che non ho ancora esaurito tutte le mie chances. Dalle mie parti, si suol dire: “si chiude una porta e si apre un portone” e non c’è detto più efficace di questo. Ascoltami, dico proprio a te che stai leggendo, in caso tu stia male, non abbatterti troppo: la vita continua.
Non vorrei essere una di quelle persone che detestate perché vi hanno trattenuto svariati minuti riportandovi episodi di cui a voi non interessa molto, quindi concludo qui.
Spero che, in minima parte, io vi sia stata d’aiuto o vi abbia fatto riflettere. In ogni caso, fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo della felicità, senza pensarci a lungo. Io intanto cambio l’ennesima playlist e vi auguro un buon proseguimento di giornata. Un abbraccio grandissimo e a presto!
THE MESS
Difficile dare una definizione di “felicità”. Del resto, anche dalla tua analisi emerge la quasi impossibilità di definirla. La s’insegue tutti i giorni e, quando la si raggiunge, quasi svanisce. Realizzare se stessi è forse una via alla felicità, ma come si fa? Nelle piccole cose si nasconde, ma che cosa significa? Forse è l’attimo fuggente di cui tanto si parla. Eppure, in quanto fuggente, come si fa a trattenere? Ecco, in questo forse si può dire che sta nelle piccole cose, tanti piccoli attimi che ci realizzano. Non so. Mi sono perso!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi sento più sollevata adesso, sapendo che anche tu, leggendo, hai percepito un senso di “confusione”, non riuscendo a dare delle vere risposte perché, in fin dei conti, mi sentivo esattamente come te mentre ero intenta a scrivere. A volte però è meglio non avere già tutte le risposte alle proprie domande: la ricerca potrebbe scoraggiare ma talvolta motiva la gente.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non dobbiamo mai smettere di ricercare: dobbiamo sempre gettare il cuore oltre l’ostacolo. Credo che la felicità non sia un bene che si raggiunge una volta per tutte, ma ogni giorno va conquistato e riconquistato. È come una sfida: deve vincere il migliore…
Grazie delle tue parole: anche a me sono servite di conferma!
"Mi piace"Piace a 1 persona
non sono convinto vada cercata; la ricerca distrae
"Mi piace"Piace a 1 persona
Certo, potrebbe distrarre: hai ragione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Complimenti per l’articolo e per la felicità che hai e che infondi ai tuoi lettori.
Per me la felicità non è uno stato d’animo quanto piuttosto una predisposizione dell’animo derivante da una serenità interiore che fa accogliere in maniera positiva i vari accadimenti della vita.
Oltre alla felicità, hai sottolineato la fugacità della gioia. Io sottolineo, invece, il momento del divertimento. Divertirsi non è gioia e non è felicità ma “divergere” dalla routine e da se stessi. È la ricerca di eventi adrenalinici che poco hanno a che fare con la felicità. Anzi proprio per il loro essere estremi, i divertimenti lasciano la delusione, il vuoto e la necessità di reiterare. Danno attimi di gioia ma illusori. Le gioie sono più durature e contribuiscono alla felicità che, dal canto suo, può avere attimi di pausa ma è una presenza costante in chi è ben disposto verso di lei
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ti ringrazio per i complimenti, sei davvero molto gentile!
Abbiamo due visioni completamente diverse ma credo possano benissimo completarsi l’una con l’altra.
"Mi piace"Piace a 1 persona
io probabilmente nella mia vita ho provato più spesso gioia che felicità in senso assoluto, in base alle tue definizioni, ma ci tengo a dire una cosa, lo stato di benessere profondo che sentiamo ogni volta che ci troviamo in una certa situazione è solo nostro, spesso non è dettato da eventi particolari, ma proprio da determinate sensazioni. Io ad esempio provo gioia quando sono dinanzi alla natura, quando ascolto musica stupenda, ma anche ad esempio quando cambia il tempo, quando vedo nubi scure e sono a casa, o quando viaggio in macchina e vedo il cielo che muta, i colori del tramonto, etc, etc. Sono molte le situazioni che possono farci sentire felici o solo colmi di gioia, l’importante secondo me è aprire l’anima alle sensazioni, troppe persone sono indifferenti a certi stimoli sensoriali, e si perdono le cose più belle della vita…. 😉
"Mi piace"Piace a 2 people
Ciao! Il tuo pensiero sull’assoluta soggettività di certe esperienze mi ha colpito molto, ragion per cui l’ho letto e riletto parecchie volte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
più si cerca la felicità più si può incorrere in una delusione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tu non rischieresti?
"Mi piace"Piace a 1 persona
io rischio sempre….
"Mi piace"Piace a 1 persona
E ti è sempre andata male?
"Mi piace""Mi piace"
Non so bene cosa sia per me la “felicità”. È una cosa che cerco sempre di raggiungere, ma poi mi chiedo “cos’è che sto inseguendo veramente?”
"Mi piace"Piace a 1 persona
E immagino che la risposta tu non te la sia ancora data, giusto?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non proprio, ma poi mi rendo conto che sono le piccole cose a costituire quella felicità a cui spesso tutti noi miriamo, senza renderci conto che ce l’abbiamo a portata di mano.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Questo è un pensiero che condivido in pieno.
"Mi piace"Piace a 1 persona