All’improvviso

Un messaggio vocale, uno che dura inspiegabilmente più del solito ma preferisco non farmi domande. Clicco sul pulsante di avvio ed è una voce quasi senza alcun sentimento ad accogliermi. Le orecchie cercano di catturare più suoni possibili cercando di capirci qualcosa; la mano non vuole lasciare la presa rimanendo vicina al telefono, sperando che negli ultimi secondi la persona in questione si smentisca e riveli che si tratta solo di un brutto scherzo. Invece no, tutto crolla al termine dell’audio, con la conferma dell’informazione ricevuta. La voce, l’unico appiglio, svanisce man mano e, in un istante, un solo insignificante momento, le energie positive che avevo vengono travolte come da uno tsunami, viene cancellato ogni ricordo della giornata davvero piacevole che si era vissuta prima. E in seguito, ogni oggetto sembra muoversi in modo convulso, il corpo dà l’impressione di implodere, il telefono precipita. Come a voler dare il colpo di grazia, una lacrima fa il suo ingresso sulla guancia destra preannunciando questo: dopo tanto tempo, un attacco di panico è in arrivo.

Buongiorno/buonasera a tutti (non so che ore sono per voi adesso, mi riferisco soprattutto agli stranieri). Mi trovo a rileggere questo piccolo brano a mente fresca dopo un’oretta dall’accaduto e devo dire che non è così terribile come, invece, pensavo che fosse. Probabilmente ho rovinato il vostro buon umore ma sentivo il bisogno di liberarmi con la scrittura, l’unica vera arma che ho per star meglio. Questo è un periodo in cui sto ricevendo un po’ di dispiaceri, sto accumulando tanta ansia. Purtroppo quest’articolo, come il precedente, ne ha risentito di brutto e prometto che passerà tutto presto o almeno, lo spero. Se vi va, potete leggere altri miei articoli sicuramente più sereni e farmi sapere cosa ne pensate. Vi abbraccio forte in ogni caso, un bacione.

THE MESS