Contro la mentalità chiusa

Tu non sai quante volte sento di voler poggiare la mia testa sulla tua spalla ma non ne ho la possibilità, quante quelle in cui necessito di un tuo abbraccio ma devo aggrapparmi ad un ricordo un po’ sfocato per illudermi di poterlo ricevere, quante volte la tua voce risuona durante la giornata nella mia testa dopo ogni tuo audio in cui mi racconti di come va la tua giornata, quella che posso solo immaginarmi mentre, in realtà, vorrei seguirla da vicino.

Ormai non posso che pensare a te quando vedo passarmi davanti due persone serene che si conoscono da una vita perché sì, lo si capisce a pelle che è così: i loro sorrisi non sono quelli comuni, le parole che usano seguono un dizionario tutto loro, gli sguardi non sono fatti di espressioni semplici ma profumano di bontà, del sentimento sano che nutrono l’uno nei confronti dell’altro. Vorrei poterti dire “usciamo”, “ti raggiungo”, “sto arrivando” come si farebbe normalmente, prepararmi potendo anche concedermi il lusso di arrivare in ritardo come sono solita fare ma no, non posso poiché, quando ci vediamo, arrivo addirittura di gran lunga in anticipo per viverti più a lungo, alzo anche troppo il passo per te, e non il gomito cercando nell’alcol quella vita diversa che avrei voluto per tanti versi.

E’ seccante stare continuamente a sentire persone che un secondo prima approvano quello che dici e quello dopo ti guardano in modo serio per dirti: “Certo sì, gli vuoi bene, ma non vi vedete mai”, facendo una smorfia di disapprovazione. Ma non lo capite che in tal modo mi ferite maggiormente? Non ci arrivate proprio che il nostro legame diventa sempre più forte dato che riusciamo davvero a superare ogni distanza, ogni connessione spenta, ogni ora di sonno, dato che cerchiamo di ritagliarci ogni minimo spazio giornaliero per sentirci? Non è certamente soddisfacente a pieno ma a noi basta questo.

E, sapete, non m’importa di quello che pensano i più, del fatto che credono che quest’amicizia non possa essere normale. Che vivano pure con i propri stereotipi. Sarebbe bello se una volta tanto pensassero piuttosto ai loro di rapporti, a quelli dietro i quali si nascondono mille bestemmie, pensieri mai detti, uscite rimandate perché non si vuole vedere l’altro e affrontarlo. A quelli che fanno parte di questa categoria ci tengo a dire solo una cosa: ricordate che non è mai troppo tardi per intensificare questi rapporti; piuttosto che digitarvi messaggi a vicenda vedetevi sempre se proprio volete essere coerenti con quello che contestate a me e, per favore, smettetela di avere la mente chiusa, perché contro quella non ci sono medicine e leggi che tengano, è più pericolosa di quanto immaginiate. Allora, cosa volete fare: vi svegliate sì o no?

THE MESS

17 risposte a "Contro la mentalità chiusa"

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  1. Scrivo qua sul tuo ultimo articolo Non avere fretta dark che la non si può scrivere. L’ho letto tutto con attenzione e non c’è nulla da dire, tutto perfettamente in ordine, ineccepibile. Ma per quanto riguardo il mettere in pratica i buoni consigli? Questa è davvero la madre di tutte le battaglie. Un saluto e complimenti per i tuoi scritti 🙂

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    1. Ciao! Non avevo notato il commento, l’ho fatto solo adesso purtroppo. Ti ringrazio per aver letto.
      Per quanto riguarda l’applicazione di questi consigli, sfortunatamente non c’è una vera e propria dritta da seguire, dal momento che per ogni persona ci sarebbero mille strade da poter intraprendere con diversi esiti. L’unica cosa che posso trasmettervi è solo quella del mettersi alla ricerca dei propri errori, del comprenderli ma soprattutto, ritengo essenziale aprirsi al mondo, avere meno pregiudizi nei confronti degli altri. Ecco, è da qui che si può incominciare. Poi ovviamente, il consiglio migliore che potrei darvi è quello di impegnarsi giorno dopo giorno nel superarsi, sempre nei propri limiti, nessuno ci chiede di fare dei salti più lunghi delle nostre gambe.
      Scusami per il mio essere prolissa, spero di averti risposto a dovere. Un saluto e ancora grazie.

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  2. Ciao, sono quello che odierai tra 5 righe.
    Prima di tutto complimenti, mi piace il tuo blog, magari non concordo su tutto ma scrivi davvero bene.
    Già che ci sono, ho visto nell’ultimo post un bell’invito alla discussione… che però è chiusa, i commenti sono disabilitati.
    Ecco, adesso puoi tacciarmi di spocchia e mandarmi a quel paese!

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    1. Ciao, grazie per il complimento! Su cosa più o meno non concordi?
      Per il fatto dei commenti hai ragione, li metto subito. Li avevo tolti quando ero ancora all’inizio non so perché ma ora mi servirebbe davvero averli liberi, non ci avevo pensato! Grazie anche per questo.

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      1. Leggevo il tuo ultimo articolo, molto bello e molto vero, personalmente però ho qualche problema con l’empatia, l’ho sempre presa troppo di slancio. Errore. Pessimo.
        Dovessi lanciare uno slogan sarebbe “empatia sì, ma con prudenza”

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        1. E’ certo un errore ma non abbatterti in questo modo: non sei né la prima né l’ultima persona al mondo che non ci fa caso, nemmeno io sono perfetta. Magari cerca solo di fare più attenzione a tale aspetto quando entri in relazione con qualcuno d’ora in poi.

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