Gran parte della nostra esistenza sulla Terra è intervallata dagli innumerevoli “se” e da tutti quei “ma” che pronunciamo quando ne abbiamo voglia. Sì, queste espressioni, chiaramente tranne delle eccezioni, non sono frutto di dichiarazioni autentiche ma dipendono dal fatto che, in quel determinato momento, vogliamo lamentarci. E’ vero, succede che non sempre ce ne accorgiamo e ci inganniamo che quei bastoni tra le ruote ci siano realmente, e non è colpa di nessuno, nemmeno nostra.
Siamo talmente abituati a convivere assieme a circostanze sfavorevoli che finiamo per mettere in dubbio qualunque cosa, e questo mi riguarda in prima persona. Non riusciamo ad apprezzare quel bagliore di luce che di tanto in tanto ci degna della sua presenza e tendiamo solo a rinnegare che ci sia. E paradossalmente siamo gli stessi che poi credono di essere “sfortunati” o altre baggianate simili, mentre siamo stati noi ad esserci allontanati dagli eventi positivi.
Abbiamo una mente talmente contorta che, anche se qualcuno ci fa notare che stiamo sbagliando, non accettiamo la sua considerazione e andiamo avanti con la nostra insulsa idea ingannevole: magari quando ci dicono che, “per esperienza personale”, accadrà qualcosa piuttosto che un’altra o quando, per qualsiasi altro motivo, gli altri ci contraddicono, vedendoci meglio di noi dall’esterno della situazione.
Continuo, continuiamo a scappare dalle risposte, ponendo sempre e solo domande agli altri, mentre ad essere interrogati dovremmo essere noi stessi. Supponiamo di aver ragione ma ci illudiamo anche a questo proposito. Affermiamo di essere forti ma, al primo urto, veniamo scaraventati indietro con una forza mostruosa che, guarda caso, non siamo in grado di respingere.
E’ davvero la novità che ci spaventa, quella per cui riflettiamo circa una stessa questione tante e tantissime volte rifugiandoci all’interno dell’espressione “paura di sbagliare”? O forse è la scoperta delle contraddizioni che ci riguardano ciò da cui fuggiamo, ignorando la verità e preferendo le bugie che ci raccontiamo giorno per giorno?
Non siamo così coraggiosi da affrontare gli altri. Siamo quelli che un momento prima sbraitano contro chi non può difendersi, digitando parole non pensate, e che poi l’attimo dopo diventano i più timidi del posto in cui si trovano. Rimandiamo gli impegni, tardiamo a scusarci, sperando in cuor nostro di dimenticarcene solo perché sarebbe stata un’altra delle cose che, a detta nostra, avremmo dovuto fare tra le tante ma che poi, vai un po’ a vedere e siamo lì immobili sul divano a vederci un’altra serie.
Pur volendo smettere di vivere in questa situazione non possiamo perché, ripeto, non siamo in grado di renderci conto della sua gravità e mai lo faremo, fino a quando, forse, un giorno lontano, sbatteremo la testa contro il muro e proveremo talmente tanto dolore da finalmente iniziare a riflettere sulle cause che l’hanno provocato.
Pero’, se voi, leggendo queste poche righe, vi rendete conto di stare compiendo un errore, ricordate: non è mai troppo tardi per rimediare.
THE MESS
Non è mai tardi se si è consapevoli di sbagliare…bellissimo post🙏🏻
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Ecco, io credo nelle persone.
GRAZIE!
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Io un po’ meno…ma sono positiva😉
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Purtroppo, invece, io sono troppo positiva a volte.
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sempre meglio cosi credimi😘
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