È da tanto che non vivo

Era da tanto che non scrivevo sinceramente ma non per via di un blocco nella scrittura o qualcosa di molto simile ad esso, anzi. Ho scelto io di non scrivere per poter riflettere senza aver paura che qualcuno leggesse o in qualche modo sapesse circa i miei pensieri più profondi. Penso che chiunque abbia presente, tirando le somme della propria vita, lunga o corta che sia, un momento in cui si sia sentito assalito da un senso di vuoto, come se non si fosse adatti a nulla ma senza che ci sia una ragione a spiegare questo disorientamento, che si spera in ogni istante essere il più repentino possibile. Ecco, a me è capitato di avere un periodo che non definirei “no”, piuttosto “forse-verso il si”.

Paradossalmente è proprio in questi mesi che ho scoperto alcune caratteristiche di me stessa che avrei giurato di non possedere e sono persino cresciuta dal punto di vista dell’attaccamento agli altri, anche se si direbbe il contrario vedendomi da vicino. Ho capito che devo sì, stare bene con il mondo circostante ma senza mai evitare di pensare a me stessa: io sono il punto di partenza. Che errore fenomenale commetterei spegnendo il cervello e aprendo solo il mio cuore? D’altronde, meglio sentirsi soli ma sentendosi in pace con il proprio mondo interiore piuttosto che mentire a se stessi e circondarsi di persone che non si sa fino a che punto ci facciano bene.

    Ma che ci faccio qui allora? Senza questa mia adorata tastiera è difficile esprimere completamente quello che sento dinanzi ad una pagina bianca. Posso provare a digitare parole sul computer o ad impugnare una penna sporcandomi tutte le dita come mio solito imbrattando tanti di quei fogli che non potrebbero nemmeno essere contati non stando mai ferma io. Posso anche utilizzare computer portatili di quelli potenti, come il Mac di mio zio ma mai mi sentirò a casa come con questo computer qui.
A pensarci, ho trascorso innumerevoli ore davanti a questo schermo, incollata alla tastiera e ricordo anche che ho imparato come un razzo la posizione di ogni singola lettera in modo da non dover guardare in basso rendendo la scrittura più lenta. Ho fatto amicizia con troppe persone, ho scritto recensioni su film o storie inventate su siti di cui a malapena mi è rimasto in mente il nome, ho creato account su social network che detestavo, tipo Facebook, quando ero piccola solo per essere accettata dagli altri o pensando di esserlo, illudendomi, ho reso felice degli sconosciuti esprimendo pareri personali. Tuttavia, quello di cui sono più fiera è il mio aver sempre e comunque scritto, ritagliandomi qualche minuto di tranquillità anche in periodi di forte stress scolastico, facendo diventare questa l’unica cosa a cui non ho mai rinunciato e per fortuna non l’ho fatto poiché non oso neppure immaginare quanto me ne sarei pentita.

Per me la scrittura qui su è vita. Non è come il resto delle cose, che se le lasci hai fatica a ricominciare a farle: no, è come rivedere il proprio amato dopo del tempo e voler catturare ogni singolo attimo in sua compagnia e nel mio caso, parlando a non finire a costo di risultare logorroica, sentendomi sempre meglio rispetto all’uscita precedente o, se parliamo del mio caro computer, rispetto all’ultima apertura di Wordpad di cui ho memoria.

Studiando logica per i test d’ingresso all’università, ho pensato ad alcune frasi collegate tra loro, con cui ci tengo a concludere il mio scritto:

Se scrivo, vivo.

La proposizione corrispondente a questa non è “Se non scrivo, non vivo” in quanto mai e poi mai non scriverei. Piuttosto, mi rincuora sapere che persino questa disciplina mi comunichi il mio rapporto vitale con la scrittura, dal momento che:

Se non vivo, non scrivo.

THE MESS

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4 risposte a "È da tanto che non vivo"

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  1. Ho creato un blog da qualche giorno proprio perché volevo in qualche modo riprendere parti di me attraverso la scrittura. Non è un percorso facile ma… prima stavo così bene, anni fa, e mi rendo conto che la costante di quegli anni fosse stata proprio la scrittura. È venuta a mancare quando ho iniziato a star male e non ho più ripreso… Fino a qualche giorno fa. Mi auguro, a lungo andare, di poter dire anche io che la scrittura sia vita, per ora seguo questa strada sperando che tale affermazione sia vera. Complimenti, un articolo molto bello!

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    1. Ciao! E’ una cosa positiva se sei riuscita/o a renderti conto di non riuscir più a fare a meno della scrittura, del fatto che fosse importante. Mi dispiace che tu sia stata/o male ma, in ogni caso, qualunque cosa sia accaduta, spero sia passata, almeno in parte. Ti auguro che la scrittura possa accompagnarti sempre più nella tua vita, anche se sono certa che sarà così. Non ti conosco ma si capisce che hai combattuto contro qualcosa di forte, se hai dovuto rinunciare ad un mezzo che ti permetteva di stare bene, quale è la scrittura. Comunque grazie per il complimento all’articolo e, senz’altro, leggerò qualcuno dei tuoi immediatamente. Buona fortuna per il blog!

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